venerdì 2 novembre 2007

FIRENZE


LOGGIA DELLA SIGNORIA
Di lato al Piazzale degli Uffizi, al quale fa corona il porticato con l’omonima notissima Galleria, si staglia la Loggia della Signoria o dei Priori che prospetta sulla piazza con tre archi a tutto sesto, poggianti su possenti pilastri.
Costruita per ordine della Signoria su disegno d’Andrea di Cione detto Orcagna, fu iniziata nel 1376 sotto la direzione degli architetti Benci di Cione e Francesco Talenti. La loggia è però assai più conosciuta con i nomi di Loggia dell’Orcagna o dei Lanzi dal corpo di guardia formato da soldati lanzichenecchi, al tempo del granduca Cosimo I de’ Medici, che vi sostavano in permanenza.
Ai lati dalla scalinata centrale due leoni in marmo: quello di destra, è un’opera originale greca, mentre l’altro fu eseguito nel 1600 da Flaminio Vacca.

All’interno della loggia, a sinistra, il Perseo che mostra la testa recisa della gorgone Medusa, bronzo dell’eccellente orafo e scultore Benvenuto Cellini il quale lo gettò nel 1553.Il bizzarro artista, riprodusse in modo singolare il proprio barbuto autoritratto nella parte posteriore dell’elmo del leggendario figlio di Zeus, sulla cui cinghia a tracolla, inoltre, firmò l’opera.
L’accurata ed ornatissima base, decorata con bronzetti riproducenti Mercurio, Minerva, Giove e Danae nelle nicchie, ed il bassorilievo frontale con la scena che vede Perseo liberare la bellissima Andromeda dal mostro marino, evidenzia l’effettiva capacità dell’artista nell’aver saputo assemblare le sue note capacità orafe a quelle della scultura.

Dalla parte opposta si può ammirare il Ratto delle Sabine, capolavoro del Giambologna (1583), il quale scolpì le tre armoniose figure vibranti di vita, in un sol blocco di marmo; sul piedistallo un bassorilievo in bronzo raffigura lo stesso episodio. Sempre del solito artista il gruppo di Ercole in lotta col centauro Nesso (1599). Menelao che sorregge il corpo di Patroclo, è una copia dell’originale greco del IV secolo a.C. regalo del Papa Pio IV a Cosimo I; Pirro che rapisce Polissena è invece una scultura ottocentesca di Pio Fedi. Allineate lungo la parete di fondo, sono sei statue femminili romane.

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